POCHE DOMANDE PER L’ATTIVAZIONE DELLA LEGGE DURANTE E DOPO DI NOI, UNA RISORSA DA NON PERDERE, LE ASSOCIAZIONI IN RETE INFORMANO

POCHE DOMANDE PER L’ATTIVAZIONE DELLA LEGGE DURANTE E DOPO DI NOI, UNA RISORSA DA NON PERDERE, LE ASSOCIAZIONI IN RETE INFORMANO

Le Associazioni: Nuove Frontiere Onlus, Piccolo Fiore Onlus e Habitat per l’Autismo Onlus hanno partecipato al Tavolo Distrettuale sulla Disabilità, che si è tenuto il 17 settembre su convocazione della Responsabile dell’Ufficio di Piano, presso i locali del Comune di Ladispoli, insieme alle cooperative sociali Cassiavass, Goletta, Casa Comune 2000 e Solidarietà e allo SpiCgil di Ladispoli/Cerveteri.

Sono presenti gli Assessori ai Servizi Sociali Ladispoli e Cerveteri, le assistenti sociali di entrambi i Comuni e i responsabili amministrativi.

Dopo la manifestazione del 27 giugno, svoltasi a Ladispoli sui drammatici tagli alle ore di assistenza domiciliare comunale, le nostre associazioni hanno avuto numerosi incontri con gli amministratori locali ma, per quanto riguarda i tagli, nonostante la buona volontà, dimostrata con l’esiguo incremento delle ore estive, a tutt’oggi ci sono ben poche novità da raccontare. Purtroppo c’è da dire che la programmazione economica, fatta per il triennio 2019/20 dal Comune di Ladispoli, ha previsto un taglio al welfare piuttosto consistente e su questo ancora ci stiamo lavorando, non senza malumori, vista la gravità della materia trattata, che ci penalizza fortemente.

Per questo le Associazioni scriventi, che lavorano in rete per il bene dei loro figli e non solo dei loro, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge Reg.le 11/2016, hanno deciso di puntare l’attenzione sul lavoro del Distretto socio-sanitario, nel quale è possibile trovare le risposte a molti dei bisogni dei nostri ragazzi.

Attualmente nel Distretto F2, per quanto attiene alla disabilità, sono stati attivati alcuni progetti importanti, che riguardano la disabilità grave e gravissima e un Centro Diurno Distrettuale per la disabilità lieve o medio grave, Strada per l’Autonomia.

Inoltre ci sono utenti in lista d’attesa per l’erogazione del fondo per il Caregiver/ Assegno di cura handicap gravissimo, di cui a breve uscirà un nuovo bando, che sarà nostra cura divulgare alla comunità.

Quello che alle Associazioni preme è di informare la cittadinanza in merito alla scarsa partecipazione al Bando del Durante/dopo di Noi, che ricordiamo aperto e quindi è sempre possibile aderirvi compilando una semplice istanza, che si allega e nel quale vi sono fondi utili per attivare progettualità, che sviluppino le diverse autonomie, tese a migliorare la qualità della vita presente e futura dei nostri figli e delle nostre famiglie.

Altra criticità rilevata nel distretto e di conseguenza nei nostri Comuni è la Asl Rm4 con le sue deficienze sia di personale preposto, ( ricordiamo che l’unica psichiatra per circa 80 disabili psichici, è presente alla Casa della Salute un giorno a settimana per 4 ore e non ha nessuna reperibilità al di fuori di queste ore ), che di partecipazione attiva ai tavoli distrettuali. È dallo scorso anno che molti di noi hanno chiesto l’attivazione di un’Unità Valutativa Multidimensionale, allo scopo di redigere, come previsto dall’art. 14 della legge quadro 328 del 2000, un Progetto di Vita per ciascun disabile ma ancora sembra essere tutto in alto mare.

Carenza di personale lamentano pure i due Comuni, che arrancano tra nuove norme e poche teste e braccia per eseguirle, per questo la responsabile dello SPICgil Dott.ssa Mara Caporale ha proposto di attivare uno sportello nella sede di Via Firenze, in collaborazione con le associazione Nuove Frontiere Onlus, Piccolo Fiore Onlus e Habitat per l’Autismo, per sensibilizzare informare e coadiuvare nella stesura delle istanze la cittadinanza interessata, nell’ottica della collaborazione con le istituzioni comunali e distrettuali.

Essere cittadinanza attiva e propositiva è ormai un dovere e un diritto da saper esercitare, per questo invitiamo gli interessati a produrre le domande e a chiedere per il loro familiare disabile l’attivazione dell’UVM, affinché vi sia una reale presa in carico a 360°, come previsto dalla legislazione vigente e dalla Convenzione Onu.

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