PROGETTO S.E.R.A.

PROGETTO S.E.R.A.

 

Soggiorni Educativi Ricreativi per l’Autonomia

 

L.R. 22/99 – RIPARTO CONTRIBUTO 2012

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Bella estate quest’anno per i nostri ragazzi!

A febbraio la notizia che la Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Sociali e Famiglia aveva accolto il nostro progetto per lo svolgimento di soggiorni e week end di socializzazione e svago.

E così, da luglio a settembre, suddivisi in gruppi il più possibile omogenei, i nostri ragazzi hanno vissuto delle esperienze da non dimenticare.

Oltre che ai Funzionari della Regione Lazio il nostro grazie va agli operatori della Coop. Soc. “Il Punto” Onlus e della Coop Soc. “Casa Comune 2000” Onlus nonché ai gestori delle strutture Casal Elisa di Ladispoli, Centro per l’Autonomia – Residenza CPA di Sabaudia ed Hotel Belsito di Igea Marina.

I primi a partire, per due week end di socializzazione e sollievo sono stati ospitati presso l’Hotel Belsito,situato in una zona tranquilla nel cuore del lungomare di Igea Marina.

L’atmosfera è stata famigliare per un soggiorno all’insegna del divertimento e del relax.All’interno l’Hotel è  dotato di una sala tv con american bar, all’esterno, un ampio giardino è attrezzato con ombrelloni e tavolini, luogo ideale per trascorrere il pomeriggio in relax prendendo un pò di sole.L’Hotel Bel Sito è stato certificato in tutti suoi spazi onde consentire ai disabili di fruire del diritto alla mobilità con l’assenza di barriere architettoniche.La struttura e i servizi sono all’avanguardia rispetto all’accessibilità:in particolare offrono rampe d’accesso, ascensori spaziosi accessibili, corrimano solidi, ampi spazi dove potersi muovere con facilità, anche con sedia a rotelle.

Il desiderio di garantire un’ospitalità senza barriere è stato profondamente sentito dall’Hotel Bel Sito. Difatti, tutte le aree comuni, il ristorante ed i servizi sono stati appositamente costruiti ed attrezzati per ospitare persone disabili.

Il  soggiorno ha offerto ai nostri ragazzi un  periodo  di  riposo  e socializzazione i quali, pur necessitando  di  supporto  nelle  azioni  della  vita  quotidiana  (assunzione  terapie, supervisione ed aiuto nella vestizione/svestizione e necessità di supporto nell’igiene personale) hanno beneficiato in pieno di tutte le possibilità di socializzazione, divertimento e relax che l’esperienza ha potuto loro offrire.Il soggiorno, infatti, ha offerto stimoli nuovi  rispetto  alla  routine  quotidiana,  concentrandosi  su  attività  che  offrono maggiori  possibilità  d’integrazione,  sempre  nel rispetto dei bisogni e delle necessità di ognuno.

Si è fatto in modo che il cambiamento di ritmi sia stato ben assimilato e vissuto positivamente, non come costrizione ma come stimolo per affrontare questi giorni di  relax e divertimento.In relazione alle necessità particolari o situazioni di fragilità psicofisiche di alcuni dei partecipanti sono state differenziate le attività  per  permettere  a  tutti  di  vivere  al meglio  l’esperienza.Gli operatori hanno svolto un ruolo di mediazione tra loro e le persone che hanno incontrato, assicurando ad ognuno la  possibilità  di  comunicare,  intervenendo  e  stimolando  gli  utenti  all’uso  delle  abilità  richieste  nell’esercizio  delle  relazioni  interpersonali. E’ stata garantita  un’atmosfera  distesa  e  rilassata,  ed a  tutti è stata assicurata una  vacanza  a  cui  poter ripensare con piacere.  E’ stata prestata la giusta attenzione alle necessità di autonomia dei singoli, che, pur in un contesto di vita comunitaria si sono sentiti possano sentiti liberi di ritagliarsi i propri spazi di autonomia.Non si è trattata di una vacanza per disabili ma ad una vacanza  in cui i nostri ragazzi hanno avuto  risposta ai  loro bisogni speciali  e si sono divertiti  e rilassarti come chiunque altro.

Il secondo gruppo di ragazzi è stato ospitato presso il “Casal Elisa”, struttura realizzata in un ampio parco di circa un ettaro nei pressi di Ladispoli in località Olmetto-Monteroni (RM) per un “Soggiorno educativo per l’autonomia”.Le attività nel Casal Elisa si sono articolate in esercitazioni di economia domestica e preparazione del pranzo, cineforum tematico, laboratorio di gestione dell’autonomia personale, attività ludico-motorie, escursioni organizzate su località limitrofe.La programmazione delle attività è risultata come l’insieme delle interazioni tra le attività offerte e le esigenze dei nostri ragazzi.   E’ stato lasciato spazio alle loro proposte e le loro esigenze e bisogni sono state considerate e valutate in sede di programmazione nonché organizzazione operativa delle attività che, orientate a specifici obiettivi, sono state condivise dall’equipe operativa (coordinatore ed operatori).Le suddette attività e gli obiettivi raggiunti si collocano nel contesto logico-sequenziale delle attività che l’Associazione svolge ai fini del progressivo affrancamento dei ragazzi disabili dai loro contesti familiari per un loro inserimento in gruppi di casa-famiglia e/o casa-alloggio in modo non traumatico e tale da garantire il più possibile un’adeguata preparazione psico-fisica per il suddetto affrancamento.

 

Infine e a stretto giro i nostri ragazzi sono stati ospitati per un Soggiorno Educativo Ricreativo presso il Centro per l’Autonomia – Residenza CPA di Sabaudia (LT), creato per finalità di vita indipendente delle persone con disabilità.

Con l’utilizzo di fondi regionali vincolati, è stato realizzato un edificio con 11 appartamenti domotizzati, allestiti con tecnologie all’avanguardia per il controllo degli ambienti, e successivamente sono stati attivati servizi indirizzati alla particolari esigenze di vita delle persone con disabilità.La struttura nel fornire opportunità di percorsi dell’autonomia possibile, declina i servizi con chiara finalizzazione e previsione di tempi certi.Gli appartamenti sono utilizzati quindi per residenza temporanea collegata al percorso di autonomia e per praticarlo in un ambiente favorevole anche nei momenti non assistiti dallo staff tecnico.Ad esempio, dopo aver acquisito col supporto degli operatori una nuova manualità nel gesto quotidiano indispensabile, la persona ospite può praticarla autonomamente riscattandosi dall’altrui assistenza.Utilizzando le straordinarie risorse del territorio, l’offerta del Centro si è estesa ad attività del tempo libero che, per mancanza di accessibilità, sono spesso negate alle persone con disabilità.Le suddette attività, rivolte a ragazzi ancora nella fase di maturazione della consapevolezza delle proprie possibilità – capacità, hanno costituito un importante punto di arrivo dal quale proseguire nel percorso finalizzato a far pervenire il giovane disabile nel più breve tempo possibile all’effettivo utilizzo delle proprie risorse.

Sintetizzando, i principali obiettivi raggiunti sono stati: 

• favorire l’integrazione ed incrementare le esperienze attraverso occasioni di svago e divertimento;

• stimolare le abilità relazionali necessarie ad interagire con gli altri;

• favorire nei partecipanti la capacità di esprimere i propri interessi;

• favorire la fruizione di spazi di autonomia (in base alle possibilità personali ed al contesto);

• strutturare momenti di creazione di nuovi rapporti interpersonali;

• offrire alle famiglie spazi di tempo per poter beneficiare di un periodo di tregua psico – fisica;

• l’apprendimento e/o incremento delle abitudini igieniche personali (lavarsi le mani, il viso, i denti….);

• l’apprendimento e/o incremento di alcune routine per la cura della persona (vestirsi, spogliarsi, allacciarsi le scarpe….);

• l’apprendimento e/o sviluppo dell’abilità nell’uso appropriato di strumenti utili nel quotidiano (rasoio, phon, forbici, pettini, ecc.);

• l’incremento delle autonomie personali nell’ambito domestico attraverso la conoscenza dello spazio di vita quotidiana e la gestione delle attività domestiche in un percorso che ha contribuito allo sviluppo delle competenze e della sicurezza in se;

• incremento della conoscenza del territorio;

•  lo  sviluppo della capacità di entrare in relazione positiva e paritaria con l’altro attraverso lo stimolo di rapporti costruttivi con il  personale di supporto, con il gruppo degli utenti, con coloro che sono entrati in relazione con il gruppo;

•  l’apprendimento del rispetto delle regole per potersi integrare in un micro contesto sociale dove sono chiamati ad essere protagonisti in diretta relazione con gli altri;

•  l’aver vittoriosamente raccolto la sfida importante di uscire dalle forme segreganti che comunemente caratterizzano la vita del disabile dimostrando ad egli stesso che gli è possibile svolgere attività di piacere.

 

Che dire? Ancora grazie a tutti colo che hanno reso possibile la realizzazione del progetto che ha rappresentato un modello da riprodurre con entusiasmo e, sicuramente, con divertimento per i ragazzi e soddisfazione per le famiglie

 

…….. una carrellata di immagini, clicca sulla foto per visionarle

immagine di presentazione

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